Dietro le quinte di Run4Me Lierac: Intervista ad Ippolito Alfieri e a Matteo Guidotti di Almostthere
15/03/2018

• Da quanto tempo corri?
Ippolito: Corro abitualmente da sempre. La corsa è sempre stata la base aerobica di sport che ho praticato anche a un buon livello agonistico (basket, canottaggio, squash)
Matteo: Ho cominciato a fare atletica leggera nel Gennaio 2002 quindi sono 16 anni che corro.
• Cosa ti ha spinto ad iniziare a correre?
Ippolito: Nel 2008 ho avuto un grave incidente sciando e ho subito la ricostruzione completa del tendine rotuleo. Di lì in avanti la corsa è diventata una fedele compagna prima nella riabilitazione, poi nel recupero, e infine nel mantenimento di una necessaria condizione di forma.
Matteo: ho iniziato correndo le gare della scuole medie ed in una di queste mi ha “notato” il mio ex allenatore che poi mi ha convinto a fare atletica.
• Quante volte ti alleni a settimana?
Ippolito: tre o quattro volte a settimana
Matteo: Adesso 4 allenamenti a settimana, ho trovato il mio equilibrio psico-fisico. Negli ultimi anni di agonismo 6/7 allenamenti a settimana.
• La corsa può rappresentare uno stile di vita?
Ippolito: Assolutamente sì. All’inizio pensi che sia solo un impegno in più in agenda. Poi ti rendi conto che invece sollecita e coadiuva la pianificazione della giornata. La frase “non ho tempo” non ha alcun senso se ti organizzi per bene.
Matteo: Chi inizia a correre cambia pian piano il suo stile di vita. Semplicemente trovando due o tre ore a settimana per allenarsi e migliorando l’alimentazione portano ad un cambiamento della nostra stile vita. Il tutto poi di traduce in un maggior benessere generale ed una migliore conoscenza di noi stessi.
• Chiunque può iniziare a correre?
Ippolito: Penso di sì, a meno che non ci siano dei gravi deficit, a livello cardiaco. Di sicuro molti degli argomenti di tipo ortopedico per non correre in realtà sono alibi, guardate me: 40 anni fa con il mio incidente si restava zoppi…
Matteo: Come già detto altre volte: Siamo tutti Born To Run!
Tutti possiamo iniziare, ma bisogna farlo con intelligenza.
• Quali sono i consigli che dai alle persone che vogliono approcciare il mondo del running?
Ippolito: Affrontate questa attività prima di tutto per divertirvi. Se non vi piace, non forzatevi. Cercate semmai di trovare delle buone ragioni per farlo godendone: correte in luoghi “belli”, in clima favorevole, magari in compagnia di sportivi del vostro livello.
Matteo: Il mio consiglio è di iniziare sempre in modo soft: vado, corro, faccio quello che mi riesce (faticando un po’!) ma senza esagerare.
La costanza è l’aspetto più importate nel breve periodo, poi l’ affidarsi un coach esperto è sicuramente un’altra componente importante.
Ecco perché noi di Almostthere abbiamo anche un gruppo di allenamento dedicato solo ai neofiti.
• Quale tipologia di fitness sarebbe da abbinare alla corsa?
Ippolito: Sicuramente la ginnastica funzionale, specifica per la corsa. E naturalmente lo yoga
Matteo: L’allenamento funzionale è complementare alle sedute di running, in quanto il potenziamento è una componente molto importante dell’allenamento, soprattutto se si vuole provare a correre più forte. Anche yoga e pilates possono essere di aiuto.
• Dai anche consigli per un’alimentazione specifica?
Ippolito: In linea di massima non diamo consigli perché questo è un ambito specifico che va affidato a professionisti abilitati. Di sicuro però posso dire per esperienza che abbinare la corsa a una dieta ipocalorica, soprattutto per chi inizia è fortemente debilitante e quindi da evitare.
Matteo: All’inizio qualche consiglio di carattere generale, poi lascio che il runner inizi a capire da solo come gestire al meglio la sua alimentazione (ecco perché è anche uno stile di vita!). Se poi vuole perfezionare questo aspetto è giusto che si rivolga ad un nutrizionista.
• Che importanza dai alla parte motivazionale degli allenamenti?
Ippolito: Come dicevo prima è DECISIVA. Correre divertendosi, è il presupposto per iniziare e non smettere.
Matteo: La motivazione e il porsi degli obiettivi ti spingono ad allenarti anche nelle giornate più difficili. E dopo questi allenamenti che hai una doppia soddisfazione.
• Cosa significa per te allenare e motivare un gruppo di donne, come ad esempio nelle sessioni di allenamento di Run4Me Lierac?
Ippolito: Premesso che non sono un allenatore, ma gestisco una società che realizza servizi nel mondo dello sport, posso dire che la più grande soddisfazione è vincere la resistenza di chi all’inizio grida la sua ostilità alla corsa con frasi tipo “correre mi annoia” e dopo qualche anno - magari grazie al nostro aiuto - te lo ritrovi al via della Maratona di New York. E le donne in questo sono uniche: determinate, serene, sempre sorridenti.
Matteo: Cerco sempre di trasmettere passione e tutto quello che conosco del mondo del running. Le donne sono solo un po’ pigre inizialmente ma poi tirano fuori tutta la loro tenacia e competitività.
Poi dal punto di vista professionale è sicuramente una bellissima e motivante esperienza.